La consulenza ambientale e le nuove professioni green

Perché la green economy ci chiamerà – anzi, ci ha già chiamato a una nuova concezione della professione. E come possiamo essere protagonisti

La rete pullula di brevi articoli in cui si parla, con una certa, ma giustificata, enfasi, dei “100 lavori del futuro”, quasi tutti legati alla green economy, “dalla A dell’account esperto in marketing ambientale alla Z dello zoonomo sostenibile”.
Si tratta, per lo più, di sintetiche elencazioni di mestieri che spesso, nella realtà di tutti i giorni, si tende a riassumere con il concetto di “consulenza ambientale”, un termine molto generico che non è in grado di far comprendere appieno – a volte neanche agli addetti ai lavori – di che cosa stiamo parlando.
Basta digitare la stringa “consulenza ambientale” su un qualsiasi motore di ricerca (non solo) specialistico e subito compaiono centinaia di risultati eterogenei: dagli agenti agli ingegneri, dai chimici ai tecnici ambientali, dai giuristi ai biologi, passando per le svariate figure di “consultant”.
Ciò disorienta sia chi è alla ricerca di una consulenza, sia chi vuole proporre la sua professionalità.

le nuove professioni verdi: come orientarsi?

Per chi vuole intraprendere una carriera nel settore ambientale, dunque, non è sempre facile orientarsi nei meandri dell’offerta, anche perché i mestieri legati allo sviluppo sostenibile sono in parte nuovi, e poco – o male – conosciuti, nonostante in Italia gli occupati con competenze green rappresentino più del 13% della forza lavoro (secondo i dati forniti dall’ottavo rapporto della Fondazione Symbola e Unioncamere).
Per questo motivo Ingegneri.info ha deciso di dedicare spazio alle nuove professioni verdi, per aiutare a capire come l’ambiente rappresenti un’ottima opportunità professionale e a destreggiarsi fra offerta di lavoro e modalità per accedere a eventuali corsi, necessari per accedere ai nuovi green works. Lavori verdi che sono – vale la pena sottolinearlo fin da subito – connotati da una spiccata multidisciplinarietà e da una forte carica di innovazione.
Elementi, questi ultimi, in grado non solo di aprire nuovi scenari e di far fronte ai cambiamenti del mercato, ma anche di dare impulso alla riconversione di professioni tradizionali.
L’idea di partenza è quella di descrivere le specificità di ogni singola figura professionale verde, nuova o riconvertita che sia, al fine di valutare il suo grado di appeal nell’odierno mercato del lavoro, per poi dettagliare cosa occorre fare per entrare a far parte dello specifico green work: formazione ed esperienza.
L’analisi si completa con l’indicazione degli sbocchi professionali, delle attività che vengono concretamente svolte, delle eventuali associazioni di categoria cui fare riferimento e di ogni altra notizia utile a monitorare l’evoluzione della singola figura professionale.
Insomma, un vademecum allo stesso tempo snello e dettagliato, in grado di guidare il lettore nei meandri di questo settore, così essenziale per far crescere la nostra economia all’insegna della sostenibilità.

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