Riciclare la plastica ha davvero senso?

La pandemia di COVID-19 ha generato una grande e imprevista quantità di rifiuti di plastica. Non ci sono ancora numeri certi a livello mondiale, ma più di un dato aneddotico o locale indica che l’utilizzo della plastica è aumentato dall’inizio dell’anno. Secondo il ministero dell’Ecologia e dell’Ambiente cinese, al picco dell’epidemia la città di Wuhan produceva 240 tonnellate di rifiuti sanitari al giorno, contro le 40 tonnellate prodotte in tempi normali.

A Singapore, secondo un sondaggio citato dal Los Angeles Times, nelle otto settimane del primo lockdown, tra aprile e maggio, i cittadini hanno buttato nella spazzatura 1.470 tonnellate di rifiuti plastici più del solito, per l’aumento degli imballaggi e delle consegne a domicilio. Il Thailand Environment Institute ha stimato che a Bangkok ad aprile si sia consumato il 62 per cento di plastica in più che nello stesso mese dell’anno precedente. E negli Stati Uniti il governatore della California, Gavin Newsom, ha sospeso temporaneamente il divieto all’utilizzo di buste di plastica usa e getta.

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